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Ossido Nitrico e infrarosso lontano

I Raggi INFRAROSSI LONTANI  inducono la generazione intracellulare di Ossido Nitrico.

Il Premio Nobel 1998 per la Fisiologia e la Medicina fu assegnato a Robert F. Furchgott, Louis J. Ignarro e Ferid Murad per le loro scoperte sull’ossido nitrico (NO), molecola segnalatrice nel sistema cardiovascolare che entra in quasi tutti i processi fisiologici e che è alla base del meccanismo d’azione del Viagra.
Furchgott è un farmacologo di New York che ha studiato l’effetto di diverse sostanze sui vasi sanguigni, nel 1980 dimostrò che l’acetilcolina dilatava i vasi sanguigni solo a livello dell’endotelio, concluse che i vasi si dilatano in seguito alla produzione da parte delle cellule endoteliali di una molecola segnale sconosciuta, in grado di indurre il rilasciamento delle cellule muscolari lisce.
Murad, medico e farmacologo studiò l’azione vasodilatatrice della nitroglicerina e dei suoi derivati e scoprì nel 1977 che questi composti rilasciano ossido nitrico che a sua volta è in grado di rilassare le cellule muscolari lisce.
Ignarro, farmacologo di Los Angeles, ha partecipato all’identificazione della natura chimica della sostanza individuata da Furchgott, nel 1986 concluse che questa sostanza non era altro che ossido nitrico o ossido di azoto (NO).
Quasi sconosciuto fino a trent’anni fa, l’ossido nitrico si è guadagnato il titolo di “molecola dell’anno” nel 1992, ma la scoperta delle sue innumerevoli funzioni è avvenuta solo negli ultimi anni, si tratta di un gas sciolto nei liquidi che attraversa la membrana cellulare per regolarne la funzione. L’NO regola la pressione del sangue, protegge lo sviluppo del feto, favorisce l’azione dei globuli bianchi in difesa dell’organismo, promuove l’erezione.
L’NO viene prodotto dall’azione del raggio infrarosso lontano che risuonando con il legame a idrogeno delle molecole d’acqua produce la sintetasi, questo genera L-arginina, N-idrossiarginina e a sua volta L-citrullina e Ossido Nitrico.
I Raggi all’Infrarosso Lontano o FIR, fanno parte della radiazione che arriva dal sole e penetrano nel derma per quattro o cinque centimetri, irradiando muscoli, vasi sanguigni, ghiandole linfatiche e nervi. La loro lunghezza d’onda è compresa tra 4 e 50 μm, questi raggi biogenetici hanno dimostrato di promuovere la guarigione e la crescita delle cellule viventi di piante, animali ed esseri umani.
Gas tossici come anidride carbonica, biossido di zolfo o sostanze tossiche come piombo, arsenico, cadmio o mercurio vengono incapsulati in grossi gruppi di molecole d’acqua chiamati cluster, FIR ha la capacità di disgregare questi cluster promuovendo una profonda disintossicazione e la produzione del prezioso ossido nitrico.

Che cos’è l’ossido nitrico e come funziona?

NO è un “messaggero biologico” che svolge un importante ruolo in vari processi biologici. È un prodotto biologico conosciuto in quasi tutti i tipi di organismi, batteri, piante, funghi e cellule animali.
L’ossido nitrico, conosciuto come “fattore di rilassamento derivato dell’endotelio”, o “EDRF”. È biosintetizzato endogenamente da L-arginina,N-idrossiarginina e L-citrullina. L’endotelio dei vasi sanguigni utilizza l’ossido nitrico per segnalare alla muscolatura liscia circostante di rilassarsi, determinando così la vasodilatazione e l’aumento del flusso sanguigno.
L’ossido nitrico è molto reattivo, ha una vita di pochi secondi, ma si diffonde liberamente attraverso le membrane cellulari. Queste caratteristiche lo rendono ideale come molecola di segnalazione transitoria tra cellule adiacenti e all’interno di una singola cellula. Nei numerosi studi condotti negli ultimi vent’anni ha ottenuto la massima attenzione grazie ai numerosi benefici sulle problematiche cardiovascolari.
L’endotelio, cioè la superficie interna delle arterie, produce ossido nitrico, questa minuscola molecola di gas si dissolve nei fluidi dentro ed intorno alle cellule, avendo un elettrone spaiato reagisce molto facilmente con altre molecole, si comporta cioè come un radicale libero. L’accumulo della placca nelle arterie, aterosclerosi, riduce la capacità di produrre ossido nitrico e attraverso l’esposizione a FIR siamo in grado di attivare la produzione di ossido nitrico, naturalmente e senza assunzione di farmaci.

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